Amici di Maria De Filippi, vince la causa dopo quasi vent’anni: è stato definito infatti che il programma non è un plagio. Ecco com’è andata.
Amici di Maria De Filippi non è un plagio, come ha stabilito la prima sezione civile della Corte di Cassazione che ha assolto definitivamente la conduttrice dall’accusa di aver copiato un precedente format tv.
Tutto ebbe inizio nel lontano 2004, 17 anni fa, quando lo sceneggiatore Roberto Quagliano citò in giudizio Maria De Filippi, in qualità di autrice del programma Amici, accusandola di aver plagiato un suo precedente prodotto televisivo, intitolato “Scuola di spettacolo”.
Tuttavia, la Suprema Corte ha accolto la tesi difensiva dell’avvocato Giorgio Assumma, confermando le due precedenti pronunce del tribunale di Roma e della Corta D’Appello. Quagliano chiese all’epoca che sia Maria che la sua casa di Produzione la Fascino PGT, fossero condannate in solido al risarcimento dei danni.
I giudici, però, hanno stabilito che i due programmi sono molto diversi in termini di contenuti: il primo era ed è un Talent show, mentre il secondo era un reality.
La Corte d’Appello, nel 2016, confermò tale disposizione. Ora la Cassazione pone fine alla vicenda durata ben 17 anni, stabilendo che Amici non è un plagio e condannando Quagliano al rimborso delle spese dei tre gradi di giudizio a favore della De Filippi.
Questa vittoria per Maria De Filippi conferma sempre di più come, da 21 anni, il suo programma “Amici” sia un format originale e unico nel suo genere.